Durante la gravidanza la donna è soggetta a sbalzi ormonali molto forti. Questa problematica, che sorge durante la gran parte delle gravidanze, è per la donna relativamente semplice da affrontare. Da una parte, a causa della dolce attesa, il partner, gli amici e i parenti tendono a darle molte più attenzioni del solito e ad essere più tolleranti con lei e i suoi cambi d’umore. Dall’altra, il fatto che questo “sintomo della gravidanza” sia universalmente conosciuto e affrontato in maniera “scherzosa” in molti film aiuta la donna a non colpevolizzarsi troppo.
Una volta arrivato il momento del parto le cose però cambiano.
Ogni partoriente vive la sua esperienza in maniera diversa: travaglio più o meno lungo, necessità o meno della episiotomia, cesareo d’urgenza, ecc. ma per tutte le donne il parto è un momento di forte sconvolgimento emotivo. La nascita di un figlio (specialmente del primo) provoca infatti un’enorme situazione di stress fisico e psicologico che può protrarsi anche una volta tornati a casa. Il drastico cambiamento ormonale nelle ore immediatamente successive al parto (necessario per permettere l’inizio dell’allattamento) e la stanchezza dovuta al travaglio possono infatti far sorgere un problema psicologico denominato: “Baby blues” o “Maternity blues”.
Il baby blues è una reazione negativa al parto caratterizzata da una sensazione di malinconia, tristezza, irritabilità ed inquietudine che insorge fisiologicamente nelle mamme dopo 2-3 giorni dalla nascita del bimbo e tende a sparire da solo nel giro di pochissimi giorni e, comunque, entro i 15 giorni dal parto.
Generalmente i sintomi che potrebbero essere il segnale di questo stato psicologico sono:
- un calo dell'umore,
- tristezza immotivata,
- spossatezza,
- senso di inadeguatezza,
- difficoltà ad addormentarsi,
- pianto incontrollato,
- paura di restare sola con il bambino,
- stato di confusione...
Benché il baby blues sia un fenomeno molto comune e del tutto normale (visto che è dovuto al cambiamento ormonale) non se ne parla molto; questo è il motivo principale per cui le donne si sentono spesso in colpa a causa delle forti emozioni negative che provano. Intorno a loro tutti, partner, amici e parenti, stanno festeggiando la nascita del bebè e loro si sentono le sole a non riuscire a provare questo stato di allegria. Le neo mamme sono quindi portate a cercare di mascherare i loro veri sentimenti, peggiorando però la situazione. È infatti importantissimo in questa fase mettere al corrente almeno il partner e i familiari di quello che si sta vivendo e sfogarsi con loro senza sentirsi giudicate.
Se il senso di sconforto non passa con il tempo il Baby Blues può tramutarsi nella depressione post-parto un disturbo molto più grave. La stanchezza, i continui timori, le incertezze, la paura di non saper gestire il neonato, la casa e gli ospiti venuti a conoscere il bimbo, possono provocare nella donna un crollo psicologico. La sintomatologia della depressione post parto è simile a quella del baby blues ma è caratterizzata da una maggiore irritabilità, trascuratezza verso sé stessi, disturbi alimentari, perdita d'interesse verso il bambino o brevi pensieri di fargli del male. In tal caso la situazione non deve essere assolutamente sottovalutata ed è necessario richiedere un aiuto professionale.