Il pieno rispetto per la natura e per ogni essere vivente inizia nelle primissime fasi dell’infanzia.
Molti bambini sono attratti dagli animali, anche se sono troppo piccoli per accudirli e occuparsene.
La compagnia degli animali domestici, inoltre, è molto positiva per i bambini che, nel cane o nel gatto di casa, possono trovare un compagno di giochi affettuoso e divertente.
Naturalmente, per evitare problemi, dovrai educare fin da piccolo tuo figlio al rispetto dell’animale e poi, quando sarà più grande, a prendersi cura dell’amico a quattro zampe. È bene tenere a mente che, anche in queste circostanze, come in tante altre, i bambini imitano i nostri comportamenti.
I genitori potranno quindi coltivare questo naturale interesse dei figli rispondendo alle loro domande, insegnando loro cosa fare e come comportarsi con gli animali ("Non tirargli le orecchie o la coda, non spaventarli, non lanciargli sassolini, non toccarli all’improvviso…").
Ricorda: non c'è bisogno di forzare l'interesse per il gattino, il cagnolino o il canarino: il rapporto tra animali e bambini nascerà spontaneamente!
Bambini con animali domestici: come procedere
È indispensabile educare sin da subito il bimbo a rispettare alcune regole nel rapporto con il suo amico a quattro zampe. Un esercizio efficace potrebbe essere quello di istruire tuo figlio delle basi, adatte sia per i cani ma anche per tutti gli altri animali da compagnia, magari scrivendole o disegnandole insieme a lui, per poi appenderle in cameretta.
Tuo figlio si comporta male con gli animali domestici? Allora spiegagli che anche gli animali, se picchiati, sentono dolore e soffrono. Purtroppo alcuni bambini considerano l’animale niente di più che un giocattolo. Sta a te fargli vedere e fargli conoscere la vita degli animaletti. Se poi il bambino continua a essere violento, punitelo, mettendolo in castigo, dopo averlo sgridato.
Il collaborare a dar da mangiare al cane o al gatto servirà a rendere il bambino più coscienzioso nei confronti degli animali: se il bambino si rifiuta, insistete sul fatto che “siete dispiaciuti” del suo modo di comportarsi, potete anche ricorrere a piccoli ricatti, tipo non fargli fare merenda se non ha dato da mangiare all’animale.
Se l’animale, invece, viveva in casa già prima che nascesse il tuo bambino, dovrai dargli il tempo di conoscere il nuovo arrivato per evitare che lo consideri un intruso. Stai attenta a non fare sentire il tuo compagno di vita – che sia un cane, un gatto o un canarino – trascurato in quanto potrebbe sviluppare gelosia nei confronti delle tue attenzioni e diventare aggressivo verso il nuovo arrivato. Fai in modo che familiarizzi con il bambino, ma non abituarlo a dormire nella camera da letto ed evita che vada nel suo lettino perché, specialmente per il bebè, un animale nel letto rappresenta un grave pericolo di soffocamento.
Cani e gatti non devono avvicinare il muso alla tavola apparecchiata né ricevere cibo dagli ospiti. Saranno già molto tentati da biscotti o merendine dei bambini: è bene che si abituino a lasciarli in pace quando sono a tavola. Tra l’altro, anche il bambino di pochi mesi può essere molto tentato da pappe e croccantini degli animali, quindi l’educazione al rispetto del cibo altrui dovrebbe essere reciproca.
In qualunque caso, non lasciare mai il tuo piccolo da solo con un animale da compagnia, anche se questo è fidato e tranquillo: non sapremo mai cosa potrebbe succedere.
La supervisione e la presenza dei genitori, soprattutto durante primi approcci, è fondamentale per: evitare situazioni rischiose e incomprensioni che possono sfociare in comportamenti pericolosi; e per far capire che il proprio animale domestico non è un giocattolo ma una creatura che merita rispetto, attenzione e affetto.
Animali con bambini: raccomandazioni per una convivenza igienicamente sicura
La convivenza tra bambini e animali domestici che, da un punto di vista psicologico, è certamente positiva, deve però sottostare a precise regole igieniche. Vediamole insieme:
- Portate regolarmente il vostro animaletto da compagnia dal veterinario e sottoponetelo alle vaccinazioni consigliate.
- Pulite e disinfettate ogni giorno lettiere o gabbiette (nel caso di uccelli) utilizzando guanti di gomma per evitare il contatto diretto con feci e urine.
- Se l’animale ha il pelo lungo, spazzolatelo frequentemente e controllate che non rimangano peli su tappeti o divani (per evitare il rischio di rinite allergica), curate in modo particolare che non sia infestato da pulci o zecche e prendete gli opportuni provvedimenti di prevenzione.
- Lavatevi le mani con cura dopo averlo accarezzato, soprattutto se poi dovete toccare degli alimenti.
Bimbi e animali domestici: consigli per la prevenzione e la riduzione dei rischi
Il bambino deve avere essere a conoscenza della presenza di tre tipi di animali: quelli propri, quelli degli altri e quelli di nessuno. E del fatto che le reazioni di ciascuno di essi possono essere molto diverse. Se un bambino è abituato a convivere con gli animali domestici, infatti, è naturalmente portato a credere che tutti gli animali, anche quelli abbandonati o randagi, si comportino come i suoi. Questo eccessiva fiducia deve essere mitigata spiegandogli la differenza tra animali domestici “da salotto”, animali addestrati a far la guardia e animali inselvatichiti.
Se invece il bambino non ha la minima familiarità con gli animali, allora, correrà il rischio di comportarsi in modo inopportuno, sia perché non li conosce, sia per paura. Perciò, gli andrà spiegato che gli animali sono a tutti gli effetti degli esseri viventi, non dei peluche, e quindi vanno trattati con gentilezza e con rispetto e, allo stesso tempo bisogneràlavorare per aiutarlo a superare le sue paure.
A prescindere che siano abituato o meno ad interagire con gli animali, tutti i bambini devono essere educati ad adottare comportamenti che vadano a limitare il rischio di aggressioni o di reazioni pericolose da parte degli animali e ad identificare i segnali, di paura, diffidenza o aggressività, che le bestiole vogliono trasmettere. E quindi:
- Non toccare improvvisamente, cani o gatti, senza che essi siano consapevoli della presenza del bambino.
- Non spaventare gli animali lanciandogli pietre o tirandogli la coda.
- Quando un cane abbaia, ringhia, tira indietro le orecchie e mostra i denti, significa che si sente in pericolo.
- Quando un gatto soffia, gonfia il pelo e tira indietro le orecchie, significa che è pronto a difendersi.
- Anche altri animali possono essere pericolosi! Quando andate in giro in campagna, nei boschi o al mare, è importante impartire alcune regole base a tuo figlio: api e vespe non vanno scacciate con le mani; i ragni non vanno toccati; non avvicinarsi ai serpenti e tenerli lontani battendo i piedi, aiutandosi con un bastone o facendo rumore.
Crescere insieme ad un animaletto da compagnia è un’esperienza che arricchiràtantissimo il tuo bambino, a prescindere dalla sua età. Vedrai che, curando il rapporto tra animali e bimbi fin dai primi approcci, potrà nascere un'amicizia speciale!
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