Bambino

Dimmi perché piangi

Il neonato comunica le proprie necessità attraverso il pianto ma come interpretarlo? Come capire di cosa ha bisogno? Niente paura! Con il tempo e la pratica imparerai presto a riconoscere un'esigenza dall'altra! Nel frattempo eccoti qualche consiglio.

Mamme d'Italia
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L’unico strumento che ha a disposizione il tuo bimbo per farti capire quello di cui ha bisogno è il pianto. Piangendo tenta di comunicarti se ha fame, sete, caldo, freddo, male da qualche parte o se ha semplicemente paura e vuole che lo coccoli. I pianti possono apparentemente sembrare tutti uguali e all’inizio è normalissimo non essere in grado di distinguerli ma in poco tempo e con tanto spirito di osservazione riuscirai a riconoscere il motivo del lamento. Per ogni esigenza cambia infatti l'intonazione, l'intensità del grido e in alcuni casi anche i gesti e le espressioni.

Inizialmente tuttavia sarà facile sentirti confusa e allora che fare? Beh sarà necessario andare per tentativi. Cosa potrebbe volerti comunicare il bimbo? La prima cosa che ti potrebbe venire in mente è che ha fame. Se è passato un po’ di tempo dall'ultima poppata è infatti molto probabile che voglia mangiare. Per rendere questa eventualità più semplice da prevenire ti consigliamo di tenere sempre sotto controllo gli orari delle poppate così da capire immediatamente se il bimbo possa aver fame o meno.

Il bimbo non ha fame? Allora potrebbe avere il pannolino sporco o bagnato! In questo caso basta controllarlo e, in caso affermativo, lavare e cambiare il bambino. A questo proposito ti diamo un piccolo consiglio: attenzione alle irritazioni! Il pannolino o le etichette dei vestitini potrebbero aver provocato delle fastidiose irritazioni che fanno piangere il piccolino.

Se hai provato ad allattarlo e hai controllato senza successo il pannolino allora il problema potrebbe essere che ha freddo o caldo. Prova a sentire se ha le manine e/o i piedini freddi e, se è così, provvedi a coprirlo un pochino ma senza esagerare! Ai bambini piccoli (e in realtà anche agli adulti) non fa bene essere troppo coperti e sudare.

Hai provato anche questa e il bimbo ancora piange? Tranquilla, non ti devi far prendere dal panico. Il piccolino potrebbe piangere perché vuole attenzioni! In questo caso prova a prenderlo in braccio oppure, se hai qualcosa da fare, a metterlo in una fascia porta bebè. Il neonato ha bisogno di sentire il tuo calore e di essere “considerato” quindi potrebbe bastare prenderlo in braccio e parlarci con voce dolce per farlo calmare.

Questi sono i motivi più “naturali” per i quali un bebè potrebbe piangere ma non sono gli unici! Le coliche e i problemi di digestione provocano ad esempio un pianto veramente disperato. L’aria ingerita dal bimbo durante la pappa provoca questo grande problema che, però, può essere facilmente risolto facendogli fare il ruttino appena dopo il pasto (per espellere l’aria in eccesso) e un lungo massaggio al pancino nel caso in cui pianga per questo motivo.

Anche la stanchezza può causare il pianto del bimbo. Se il piccolino non riesce ad addormentarsi è inevitabile che si irriti e che inizi a piangere quindi sta a te o al tuo partner cullarlo per farlo rilassare e addormentare! In alcuni casi potrebbe esservi d’aiuto cantare una ninna nanna o utilizzare un carillon o un rumore bianco per aiutarlo a prender sonno. Ti diamo ora un altro piccolo consiglio. A volte, senza pensarci, potrebbe accaderti di bere o mangiare qualche cosa che contiene sostanze eccitanti. A te ovviamente non accade nulla anzi, a volte potrebbe non farti proprio effetto ma potrebbe averlo su tuo figlio. Se allatti al seno cerca di limitare il consumo di bevande come il caffè e il thè o di cibi come il cacao e i frutti di mare perché potrebbero avere un effetto stimolante sul bimbo o addirittura provocare le coliche.

Infine, se il bebè non smette di piangere e noti sintomi come: pallore, arrossamento del viso, sudorazione eccessiva o altri cambiamenti fisici ti conviene chiamare il tuo pediatra per un consulto.

In ogni caso devi ricordarti di non buttarti giù! Inizialmente sarà difficile interpretare il pianto del tuo bimbo ma, col tempo, imparerai a farlo sempre meglio.

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