Questa nuova disciplina è stata messa in pratica da un terapista californiano, Harold Dull, anche se già negli anni 70' in India si studiavano i benefici dello Yoga praticato nell'acqua.
Il Woga è possibile per tutti. Non ci sono i limiti di età ed è praticabile anche dalle persone con handicap fisici. La disciplina può aiutare a sconfiggere la paura dell'acqua, o dare il sollievo alle persone anziane che soffrono di reumatismi e artrosi. Questa tecnica è usata anche per la riabilitazione dopo le traumi, ma soprattutto praticare il woga è utile alle donne in gravidanza dal terzo o quarto mese.
L'acqua possiede tante grandi capacità su di noi: sia fisiche che psichiche. Gli esercizi sono più facili da eseguire nell'acqua che nell'aria.
Le posizioni di Yoga in piscina regalano la serenità, la positività e l'equilibrio tra la mamma e il bambino. Le donne incinte imparano ad ascoltare il proprio corpo e gestirlo, ad eseguire degli esercizi per tonificare la muscolatura uterina e pelvica. Questa attività insieme alla respirazione profonda e regolare aiuta ad alleviare i dolori durante il travaglio e il parto. La respirazione corretta oltretutto favorisce il trasporto di una quantità maggiore di ossigeno al feto.
Il Woga aiuta anche a migliorare la postura, a diminuire i disturbi della digestione, a togliere il senso di gonfiore, a rallentare i battiti cardiaci, a stimolare tutti i muscoli e le articolazioni.
Non sapete nuotare? Non è un problema! Gli esercizi si fanno in piedi, seduti o con l'aiuto di particolari supporti. Spesso per il maggior rilassamento le posizioni vengono eseguite sotto l'accompagnamento di una musica, così le tensioni, le ansie, lo stress corrono via e ci lasciano tranquilli e felici, concentrati solamente su noi stesse o sul nostro bimbo che sta per arrivare...